Un palazzo per il giovanissimo maragià
Quando, all’età di 10 anni, il maragià di Mysore Chamarajendra Wadiyar X venne mandato alla scuola coloniale di Bangalore, il direttore si ritrovò con un problema: il giovanissimo re non aveva nessun posto in cui dormire. Così si spese una fortuna per erigere un palazzo in stile neo-Tudor, completo di torri merlate, arredamento vittoriano e vetrate simili a quelle del Castello di Windsor. Oggi il giardino del palazzo viene utilizzato per festival a cui hanno partecipato anche Elton John e i Rolling Stones. Bangalore Palace appartiene ancora alla famiglia reale e può essere visitato.
Una piccola copia della Cattedrale di Saint Paul
Non appena si troverà davanti la Cattedrale di Saint Mark, avrà l’impressione di essere stato teletrasportato nell’Inghilterra del XVII secolo. Proprio come la sorella londinese Saint Paul, anche la Cattedrale di Saint Mark, situata nel frenetico centro di Bangalore, è costruita in stile barocco inglese e adornata con capolavori di legno intagliato, archi classici e una notevole cupola. Questa copia, costruita solo all’inizio del XIX secolo, è un po’ più piccola rispetto alla celebre versione originale, ma molti la considerano comunque la più bella delle circa 100 chiese di Bangalore. Saint Mark è visitabile tutti i giorni, eccetto durante la messa domenicale.
Il mercato più vivace di Bangalore
Nonostante l’antiestetica espansione moderna, gli antichi edifici rossi del Krishna Rajendra Market risalenti al 1928 sono inequivocabilmente coloniali. In questo mercato si può comprare di tutto: da pentole e padelle fino a balle di riso e noci di betel, passando per erbe e spezie. Alle prime luci dell’alba il profumo di gelsomino, loto, calendula e petali di rosa è già intenso. Si tratta forse del mercato di fiori più antico, grande, frequentato e vivace di tutta l’India, dove numerose donne intrecciano diligentemente coloratissime ghirlande di fiori che serviranno come offerte nei templi circostanti.